Benvenuto Brunello 2021 – Le Anteprime
Bellissimo ritornare per noi due a Montalcino per degustare le anteprime del Brunello 2017, del Brunello Riserva 2016 e del Rosso di Montalcino 2020, oltre ad altre annate presenti a seconda delle scelte operate dai vari produttori, sul prosieguo dell’affinamento in bottiglia o meno dei loro vini.
L’edizione 2021 é stata molto interessante soprattutto per quanto riguarda le Riserve di un’ottima annata come la 2016, per il Brunello 2017 e il Rosso 2020 invece é stato un ottimo banco di prova per testare il lavoro dei produttori alla sfida delle annate molto calde, e devo dire che le sorprese non sono mancate, ci sono state molte interpretazioni nel bicchiere per queste due tipologie ma sicuramente ha pagato la selezione in vigna e la minor produzione a vantaggio dell’integrità e qualità del frutto. Erano presenti 123 aziende con oltre 320 vini.
Dai nostri assaggi emerge chiaramente il continuo crescendo qualitativo delle etichette, con un indirizzo ben preciso, quello del “terroir”, negli anni a Montalcino abbiamo assistito ad un graduale cambiamento stilistico e di indirizzo, se in passato la concentrazione, la potenza di beva e l’alcool ben presente ma sapientemente integrato andavano per la maggiore, oggi gli assaggi dimostrano che i vini hanno meno concentrazione, il legno é spesso poco percepibile e magistralmente dosato, e sopratutto emerge con gran forza un preciso indirizzo stilistico comune che é quello dell’espressione del suolo e del suo microclima, il terroir, quasi si volesse arrivare a dei prodotti naturali scavalcando la denominazione “biologica”, chiaramente il buon esito di ogni etichetta é frutto del lavoro e dello stile di ogni singolo produttore, ma questa caratteristica accomuna moltissimi dei miei assaggi e non posso che condividere la direzione intrepresa e il risultato ottenuto nel bicchiere.
Un discorso a parte meritano le pochissime aziende che conducono un’agricoltura biodinamica, con risultati a mio avviso straordinari e con ventagli olfattivi e gustativi nel bicchere impressionanti, soprattutto sui vini provenienti da singoli vigneti o “cru”.
Di seguito inostri migliori assaggi di Brunello di Montalcino 2017:
Salvioni (95/100) – amarena, torrefazione, liquirizia; potente, strutturato, tannini ben collocati.
Castello Tricerchi, A.D. 1441 (93/100) – sottobosco, fico, lampone; gioca sulla magrezza e sull’eleganza: preciso, sapido, setoso.
Mastrojanni, Vigna Loreto (93/100) – ampio, con debutto floreale, caramella di frutta, nuances balsamiche, sigaro; movimentato e sapido, con tannini potenti sostenuti dall’acidità.
Pietroso (93/100) – espressivo ed elegante, glicine, ciliegia, menta, cuoio; garbato e potente nella progressione, acidità e salinità spianano la strada ai tannini, chiusura quasi piccante.
Giodo (93/100) – intenso e preciso, marasca, pompelmo, sottobosco; scattante e succoso, finale saporito.
Il Poggione (92/100) – austero con tamarindo, pepe, tabacco; strutturato, vigoroso e minerale, con ottimo svolgimento del tannino.
Le Chiuse (92/100) – concentrato ed evoluto, frutta sotto spirito, fiori essiccati, carne; disteso e dinamico, molto armonioso nella progressione.
Castello Romitorio (92/100) – ben scandito con mora in confettura, cacao, tabacco da pipa; potente, solido, con lunga chiusura speziata.
Celestino Pecci (92/100) – evoluto, con fiori macerati, fondo di caffè, cuoio; avvolgente, profondo, salino.
Fattoria Il Pino (92/100) – intenso con ciliegia, arancia, cannella, liquirizia; slanciato, fresco in ingresso, i tannini si alimentano nella progressione, chiude con arancia.
Franco Pacenti (92/100) – ritmato, gelso, amarena, anice, erbe officinali; avvolgente, largo, tannini integrati e proporzionati, finale fruttato.
Poggio di Sotto (92/100) – sciroppo di amarena, carne, sottobosco; potenza calorica e tannica, saporito, persistente.
SanLorenzo (92/100) – in evoluzione al naso con viola, mora, ciliegia, torrefazione; robusto, austero, saporito, pieno.
Fattoria dei Barbi, Vigna del Fiore (92/100) – nitido, ciliegia, ribes, rabarbaro, mentolato e ferroso; galoppante, succoso, ottima integrazione di acidità e tannini.
Le Gode, Vigna Montosoli (92/100) – vigoroso con pompelmo rosa, radice, piante officinali, spezie; sottile e nervoso, tannini potenti sostenuti dalla freschezza.
Poggio Antico, Altero (92/100) – evoluto con alloro, mora, mirtillo, torrefazione; severo, dinamico, tannini ben collocati.
Casanova di Neri (91/100) – scandito con ciliegia candita, mora, caramella alla menta; saporito, tannini integrati, ottima spalla fresco-sapida.
Cortonesi (91/100) – preciso e rigoroso: ribes nero, caffè, sottobosco; gusto deciso, tannini imponenti legati al frutto e alla mineralità della conclusione.
Fattoria dei Barbi (91/100) – invitante con mirtillo, mora, spezie, cioccolato; gioco di sponda fra acidità e tannini, ottima struttura, finale di arancia rossa.
SanCarlo (91/100) – impianto tradizionale ben delineato; ciliegia, violetta, sottobosco, sigaro; intenso, tannini succosi, lungo finale fruttato.
Altesino, Montosoli (91/100) – petali appassiti, ciliegia cotta, tabacco; potente, caldo, sapido, ferroso.
Castello Romitorio, Filo di Seta (91/100) – espressivo con frutti di bosco, felce, cannella, cacao; slanciato e ferroso, l’acidità diminuisce il volume di bocca e ravviva i tannini.
La Rasina (91/100) – viola, ribes nero, amarena, mentolato; fresco in ingresso, tannini saporiti, buon allungo.
Talenti, Piero (90/100) – tradizionale e succoso; intriganti profumi di macchia, agrumi, ribes, spezie; rotondo ed equilibrato, con tannini centrali molto precisi.
Capanna (90/100) – rigoroso, ciliegia in confettura, caffè, terra bagnata; pieno, caldo, tannini imperativi, salino e persistente.
Casisano (90/100) – petali di rosa, farina di castagna, mirtillo, erbe alpine; lineare e slanciato, gioca sull’eleganza, propulsione fresco-sapida, finale di arancia.
Castello Tricerchi (90/100) – prugna, ciliegia cotta, canditi, cuoio; gustoso, tannini vivaci, sapidità decisa.
Fattoi (90/100) – naso tra frutto e spezie con sfumature balsamiche; largo al palato, calorico, potente, tannini integrati.
Patrizia Cencioni (90/100) – naso gentile con rosa, lampone, arancia, cacao in polvere; intenso, minerale, tannini alimentati da acidità e salinità di ottima progressione.
Poggio dell’Aquila (90/100) – preciso al naso con viola, ciliegia, carne, sigaro; pieno, caldo, tannini setosi, minerale.
Tiezzi, Vigna Soccorso (90/100) – ciliegia sotto spirito, cannella, confetture; ha grande impatto, è potente e generoso, chiude con arancia sanguinella.
Uccelliera (90/100) – ribes nero, rosmarino, sottobosco; grintoso, tannini centrali, sapido, chiusura fruttata.
Val di Suga (90/100) – fiori secchi, bacche disidratate, tè; sorprendente freschezza in bocca, che accompagna per mano il tannino, fruttato.
Albatreti (89/100) – naso concentrato, sciroppo di lampone, confettura di fragola, caramella, pepe rosa; malgrado un tannino sopra le righe, è gustoso e salino, con ottimo allungo.
Casanuova delle Cerbaie (89/100) – molto evoluto al naso, speziato, ferroso; gusto intenso, tannini docili, finale sapido e persistente.
Canalicchio di Sopra (89/100) – prugna, tabacco, pot-pourri floreale; energico, minerale, con tannini astringenti ma gustoso e persistente.
Casato Prime Donne Donatella Cinelli Colombini (89/100) – rigoroso, nitido, lavanda, ciliegia, caffè; caldo, avvolgente e rotondo, con tannini domati.