MTV Cantine Aperte 2019 al MuSem. ev-22
Come ogni anno nel mese di maggio il Movimento Turismo Vino (MTV) organizza a livello nazionale l’evento Cantine Aperte, per il quale ciascuna cantina vinicola aderente all’associazione organizza degustazioni ed eventi su misura direttamente in cantina, l’evento verrà poi replicato in forma ridotta in settembre con Cantine Aperte in Vendemmia e in dicembre con Cantine Aperte a Natale, senza dimenticare il tradizionale Calici di Stelle in agosto, per rimanere sempre aggiornati sui programmi e sulle date in Toscana potete consultare il sito https://www.mtvtoscana.com/ e la loro pagina facebook https://www.facebook.com/MovimentoTurismoVinoToscana/.
Noi quest’anno per Cantine Aperte abbiamo deciso di partecipare all’evento organizzato dal MuSem Museo Sensoriale e Multimediale del Vino di Bolgheri (presso il Casone Ugolino) dove per l’occasione oltre alla visita dell’interessante museo era possibile degustare i prodotti del territorio e i vini di molte aziende vinicole della Costa degli Etruschi in forma totalmente gratuita, per maggiori informazioni http://www.casoneugolino.com/musem-museo-multimediale-sensoriale-del-vino/, le cantine presenti per l’occasione erano ben 13 per la maggior parte proprio di Bolgheri, oltre a Suvereto, Piombino, Montescudaio M.mo e Castagneto Carducci. Siamo partiti dall’az. Bulichella di Suvereto che in degustazione aveva il vermentino Tuscanio, il rosato di syrah Sol Sera e il rosso di sang. e uve bordolesi Rubino, i vini erano quelli di entrata dell’azienda e degno di nota era sicuramente il rosato ottenuto da una vinificazione in bianco sempre da uve syrah in purezza. Poi siamo passati all’az. Villanoviana, una giovane azienda di Bolgheri, che aveva tutta la gamma di vini, un bianco di vermentino Teia, il rosso igt Erubesco composto da merlot e cabernet franc affinato in cemento, il bolgheri rosso Imeneo composto da merlot e cabernet sauvignon con affinamento di 10 mesi in barrique, il bolgheri rosso superiore Sant’Uberto composto da merlot, cabernet franc e petit verdot affinato 18 mesi in barrique e per finire un cabernet franc in purezza ora igt atto a diventare Bolgheri rosso Superiore dal nome medesimo dell’azienda Villanoviana anche lui affinato in barrique per 18 mesi, abbiamo trovato i vini in continua crescita qualitativa rispetto agli anni passati e questo é sicuramente positivo, ad oggi per i rossi ci sono ancora note di legno non ben integrate e qualche nota verde a seconda delle annate, siamo fiduciosi per l’avvenire. Poi siamo passati a Tenuta La Macchia di Montescudaio, una giovane azienda per la quale abbiamo avuto modo di assaggiare costantemente i vini in questi ultimi anni e di apprezzarne non solo l’eleganza ma la continua ricerca di stile e perfezione su tutta la gamma, a partire dal bianco l’Aryah di sauvignon blanc in purezza, con acidità ed eleganza da vendere, il rosato Materia composto da merlot e petit verdot, stessi uvaggi per lo spumante rosato metodo charmat Continuo, e infine il rosso igt Scutum composto da un blend di cabernet sauvignon, merlot e petit verdot che risulta fruttato, minerale e che invita a bere, in netta contrapposizione ai rossi bolgheresi affinati in legni giovani, vini ben fatti e assolutamente da provare. Poi un’altra giovane azienda di Bolgheri Campo al Signore che per l’occasione in degustazione aveva due rossi, un merlot in purezza Rosso Doc Bolgheri relativamente giovane e fruttato e un blend di cabernet sauvignon, merlot e petit verdot Campo al signore Doc Bolgheri affinato in botti di rovere per un tempo più lungo rispetto al precedente, entrambi ben fatti e con un’ottima trama tannica. Poi siamo passati all’az. Fornacelle sempre di Bolgheri, gia menzionata nel nostro evento n°6 in occasione di Terre di Toscana, a questo giro abbiamo assaggiato il bianco da uve semillon affinato in legno, un vino straordinario sotto ogni aspetto, il bolgheri rosso Zizzolo composto da merlot e cabernet sauvignon che affina 6 mesi in barrique e il bolgheri rosso superiore Guarda Boschi composto da cabernet sauvignon, cabernet franc e merlot, affinato 15 mesi in barrique, poco da dire, vini perfetti, invitanti e tremendamente ben fatti. Poi siamo passati all’az. Batzella di Bolgheri, gia menzionata nel nostro evento n°17 in occasione di Anteprima Vini della Costa a Lucca, in questa occasione oltre all’immancabile conversazione con il simpaticissimo proprietario, abbiamo assaggiato, il viogner in purezza Vox Loci Viogner, il Mezzodì bolgheri bianco composto da vermentino e viogner, il syrah in purezza 2009 Vox Loci Syrah, il Pèan bolgheri rosso composto da cabernet sauvignon e franc affinato 12 mesi in tonneaux e barrique, e il Tam bolgheri superiore composto dai medesimi uvaggi del precedente ma affinato 24 mesi in barrique, come sempre vini fruttati, complessi, profondi, estremamente equilibrati, moderni, di grande struttura per i rossi affinati, in poche parole l’essenza del territorio di Bolgheri, complimenti. Poi l’az. Le Novelire, azienda storica di Bolgheri riscoperta in questi ultimi anni e condotta da giovani mani che puntano tutto su genuinità e passione, abbiamo assaggiato il Re Folo igt bianco composto da trebbiano, malvasia di candia e viogner, il Re Ludio bolgheri rosso composto da cabernet sauvignon e syrah, affinato 11 mesi in botte di rovere, e il Re Stigio igt composto da sangiovese, cabernet sauvignon e malvasia nera, affinato 8 mesi in tonneaux, per tutti i vini si percepisce la voglia di cambiare passo rispetto ai gusti internazionali, di creare vini moderni e artigianali con inevitabili richiami alle nostre tradizioni vitivinicole, vini ben fatti, invitanti e di sicuro successo, bravi. Poi l’az. Imperiale di Bolgheri di Matteo Frollani, altro giovane vignaiolo che lavora su impianti storici producendo oltre a olio, miele e farina, anche vino con due etichette, lo Scapestrato igt composto da syrah, cabernet franc e cabernet sauvignon che affina in parte in legno e l’Imperfetto bolgheri rosso doc 100% cabernet sauvignon che affina diversi mesi in barrique, per entrambi i vini si percepisce la voglia di innovazione e freschezza di beva senza tralasciare le tradizioni bolgheresi, vini ben fatti, equilibrati e fruttati, complimenti. Poi siamo passati a Podere Orma , tenuta bolgherese dell’az. Sette Ponti ed abbiamo assaggiato Passi di Orma bolgheri rosso doc composto da parti uguali di merlot, cabernet franc e cabernet sauvignon affinato 6 mesi in barrique, vino sicuramente ben fatto ma senza particolari note di rilievo. Poi siamo passati all’az. I Tirreni con vigneti a Bolgheri e nell’Alta Maremma, in assaggio il Pigolaia rosso igt un blend di sangiovese in prevalenza e cabernet sauvignon con affinamento di 6 mesi in barrique, e il Beccaia bolgheri rosso doc composto da cabernet sauvignon e franc, merlot e petit verdot affinato 8 mesi in barrique, sicuramente i vini sono creati da mani esperte ma pensiamo concepiti per una grande distribuzione, ci riserviamo di assaggiarli in altre occasioni. E infine abbiamo assaggiato i vini di Podere Conca una piccola realtà a conduzione familiare di Bolgheri, dove abbiamo degustato l’igt bianco Elleboro composto da chardonnay, sauvignon blanc e chardonnay, un mix elegante di acidità, sentori minerali e fruttati, e il bolgheri rosso Agrapanto composto da cabernet sauvignon, cabernet franc e ciliegiolo che affina 12 mesi tra tonneaux e barrique, dalla trama vellutata, invitante, quasi eterea, una cantina sicuramente in crescita ma caratterizzata da vini molto eleganti e vellutati dei quali siamo rimasti molto soddisfatti. Inoltre erano presenti le aziende vinicole Poggio al Grillo di Castagneto C.cci e l’azienda Sant’Agnese di Piombino che non siamo riusciti a degustare in questa occasione ma che vi abbiamo descritto in altri articoli, di seguito qualche fotografia dell’evento: