Capalbio é Vino 2019. ev-30
Settima edizione di Capalbio é Vino, come ogni anno l’ultima settimana di giugno diventa un appuntamento importante per valorizzare e far conoscere le eccellenze vinicole del territorio di Capalbio, ben sette le cantine che hanno deciso di creare questa associazione e promuovere così in sinergia i loro vini. Iniziamo col dire che le aziende sono dislocate tutte all’altezza del bellissimo borgo di Capalbio in prima collina a poco meno di 10 km dal mare, quasi al confine con il lazio, qui si percepisce la brezza marina ma si é abbastanza elevati da godere di una buona ventilazione e sopratutto delle relative ma importantissime escurzioni termiche tra giorno e notte che fanno molta differenza durante tutto l’anno ma sopratutto nelle annate più critiche, come le ultime. I terreni pur avendo differenze di impasto tra le varie aree, hanno tutti una buona parte di scheletro e sopratutto hanno una buona quantità di minerali, caratteristica che riesce a distinguere i vini di Capalbio dagli altri vini di Maremma e non solo, regalando struttura, profumi e facilità di beva, non poco intriganti. In questo areale le denominazione di origine controllata non mancano, a partire dalla Doc Capalbio che prevede per i bianchi il trebbiano in prevalenza e per i rossi il sangiovese in prevalenza, con un ulteriore menzione di Riserva se affinato per un minimo di due anni di cui almeno 6 mesi in legno, poi abbiamo l’Ansonica Costa dell’Argentario Doc e l’ultima nata ed anche la più vasta la Doc Maremma Toscana che ha virtualmente riunito alcune Doc della bassa toscana, ma qui a Capalbio la strada scelta per la maggior parte delle aziende é stata quella degli Igt con largo uso di vitigni internazionali affiancati ai tradizionali ansonica e sangiovese ma anche ai meno convenzionali viogner, alicante bouschet e barbera. Le aziende vinicole di Capalbio sono per la maggior parte nate negli ultimi venti anni ed é possibile trovare varie filosofie aziendali, come chi predilige la vinificazione delle uve in purezza e chi invece predilige blend per lo più bordolosi di uve rosse, tutti accomunati però dal rispetto per la natura e la vigna, che qui si traduce in vini di estrema qualità, caratterizzati da freschezza ed eleganza, senza alcun dubbio. La manifestazione di sabato 29 giugno prevedeva una degustazione verticale di tre annate di un’etichetta per ciascuna delle sette aziende presenti (21 vini in totale) nel suggestivo Cortile del Castello di Capalbio e la tradizionale degustazione libera in piazza Magenta con molti altri vini della sette aziende. Noi come sempre non ci siamo fatti mancare niente e così come lo scorso anno abbiamo partecipato alla verticale e alla degustazione libera, con tante belle sorprese nel bicchiere e con la riconferma di essere in un territorio vocato e sicuramente unico, che ha tutte le carte in regola per riuscire a distinguersi e confrontarsi anche con realtà ben più blasonate come ad esempio quella di Bolgheri o con altre zone vocate che puntano anch’esse all’eccellenza e alla qualità, chissà magari un giorno riusciremo ad organizzare un bel confronto tecnico tra più zone toscane con la presenza dei produttori, intanto come sempre vi raccontiamo i nostri assaggi della verticale e degli altri vini presenti alla manifestazione, con la media matematica dei nostri due voti basati su integrità del vino e gusti personali, dobbiamo dire che le prime tre aziende della degustazione guidata avevano vini non ancora ben ossigenati, soprattutto per le vecchie annate, quindi non hanno potuto esprimersi al meglio, invece per le successive quattro aziende é andata sicuramente meglio anche sul fronte delle temperature, alla manifestazione mancavano dei vini di punta di alcune aziende che cmq avevamo assaggiato ad altre manifestazioni, ringraziamo ancora l’associazione per averci dato l’opportunità di partecipare a questa bellissima manifestazione che coincide con il nostro 30° evento enoico dell’anno:
DEGUSTAZIONE VERTICALE
BorgoCiro:
BorgoCiro 2015 – 60% sang. con 35% petit verdot e 5% barbera, affinamento in tonneaux per 12 mesi, (7) profumo di marasca, liquirizia e note balsamiche, in bocca meno scalpitante che al naso, cmq conferma le note olfattive
BorgoCiro 2016 – 70% petit verdit con 20% sangiovese e 10% barbera, affinamento in tonneaux per 12 mesi, (7-) profumi di frutti rossi e mix aromatico, in bocca equilibrato di facile beva rispecchia il naso
BorgoCiro 2017 – 50% sangiovese con 35% petit verdot e 15% barbera, affinamento in tonneaux per 12 mesi, (7-) profumi timidi di frutta, in bocca conferma le aspettative nonostante l’annata calda
Villa Pinciana:
Tilaria 2013 – 35% cabernet sauvignon con 25% syrah, 20% sangiovese, 10% cabernet franc e 10% pugnitello, fa barrique, (7) naso esplosivo di frutta matura e sentori balsamici, in bocca risulta invitante, complesso, sapori maturi.
Tilaria 2014 – blend bordolese da uve rosse, fa barrique, (7+) naso timido di frutta rossa, in bocca complesso frutta e legno ben integrato non sembra affatto un 2014 avremmo detto sicuramente un’annata moderatamente calda
Tilaria 2015 – blend bordolese da uve rosse, fa barrique, (7-) naso con sentori tostati e di sottobosco, in bocca una bella acidità e moderatamente fruttato
La Vigna sul Mare:
Pietronero 2012 – 100% cabernet sauvignon, 18 mesi di barrique, (6,5) al naso sentori di legno e alcol, in bocca sapori molto spinti dal legno
Pietronero 2013 – 100% cabernet sauvignon, 18 mesi di barrique, (6+) al naso sentori verdi e legno, in bocca peperone e tannino verde
Pietronero 2014 – 100% cabernet sauvignon, 18 mesi di barrique, (6,5) al naso sentori vanigliati di legno, in bocca ottima acidità e note leggermente verdi
Il Ponte:
Balto 2014 – cabernet sauvignon, merlot e syrah, 12 mesi di barrique, (7-) naso alcolico con frutta sotto spirito, in bocca piccoli frutti rossi, acidità e alcol equilibrati
Balto 2015 – cabernet sauvignon, merlot e syrah, 12 mesi di barrique, (7) naso complesso di frutta giovane, in bocca nocciola frutti rossi molto equilibrato
Balto 2015 – cabernet sauvignon, merlot e syrah, 12 mesi di barrique, (7+) al naso mix di frutta matura e legno, in bocca rispecchia il naso riuscendo ad integrare il legno vanigliato al frutto, ben fatto
Monteverro:
Terra di Monteverro 2011 – 40% cabernet sauvignon con 35% cabernet franc, 20% merlot e 5% petit verdot, 20 mesi di barrique, (7,5) naso complesso con sentori di marasca matura, in bocca fa salivare fruttato e speziato, fatto molto bene, sembra molto più giovane del suo millesimo
Terra di Monteverro 2013 – 50% cabernet sauvignon con 30% cabernet franc, 15% merlot e 5% petit verdot, 20 mesi di barrique, (7+) al naso molto elegante con frutta matura, in bocca fruttato con la nota vanigliata del legno non perfettamente integrata, ma ben riuscito
Terra di Monteverro 2015 (in anteprima) – blend bordolese, 20 mesi di barrique, (8-) al naso elegante di frutta giovane, in bocca estremamente pulito frutto e legno perfettamente integrato ha un grande potenziale
Tenuta Monteti:
Caburnio 2008 – 52% cabernet sauvvignon con 28% alicante bouschet e 20% merlot, 12 mesi di barrique, (7+) al naso pera matura frutta zuccherina, in bocca buona acidità e con sapori particolari eleganti
Caburnio 2011 – 50% cabernet sauvignon con 25% merlot, 15% alicante bouschet, 5% cabernet franc e 5% petit verdot, 12 mesi di barrique, (7,5) al naso profumi aromatici e mirto, in bocca rispecchia il naso piccoli frutti scuri ben fatto
Caburnio 2013 – 60% cabernet sauvignon con 20% merlot, 10% alicante bouschet, 5% cabernet franc e 5% petit verdot, 14 mesi di barrique, (7) naso elegante con sentori di macchia mediterranea e note di sapone di marsiglia, in bocca particolare, ribes e mirto in prevalenza
Il Cerchio:
Dolce A 2010 – passito 100% ansonica, appassito sui graticci, (7,5) naso tostato profumo di croccante, in bocca complesso profondo rispecchia il naso, acidulo e zuccherino al punto giusto, ottimo
Dolce A 2012 – passito 100% ansonica, appassito sui graticci, (7-) naso maturo leggermente tostato, in bocca timido con sentori di miele di acacia
Dolce A 2015 – passito 100% ansonica, appassito sui graticci, (7) naso fresco miele millefiori, in bocca equilibrato un giusto grado zuccherino
DEGUSTAZIONE AI BANCHI
BorgoCiro:
Rosato 2018 – 75% sangiovese e 25% barbera, acciaio, (7-) particolare sapido
Villa Pinciana:
Viogner 2016 – 100% viogner, 5 mesi di barrique, (6,5) legno non ben integrato
Airali 2017 – 90% vermentino e 10% viogner, acciaio, (7) ben fatto, ottimo vermentino il viogner non era necessario a nostro avviso
La Vigna sul Mare:
Almar 2018 brut rosato – metodo charmat di syrah e sangiovese, 40 giorni di autoclave, (6,5) timido in bocca molto secco
Rosé Metodo Classico – uve syrah, 47 mesi sui lieviti, realizzato con più annate, (6,5) vinoso incompleto in vari aspetti
Il Ponte:
T Lex Bianco 2018 – 100% ansonica, acciaio, (7-) buono persistente
T Lex Rosso 2017 – sangiovese e merlot, acciaio, (6,5) note giovani e alcoliche poco equilibrato
Il Ponte Rosé spumante Dry 2018 – metodo charmat di sangiovese e aleatico, (7-) buono particolare peccato per l’alto tenore zuccherino
Tenuta Monteti:
TM Rosé 2018 – 80% merlot e 20% cabernet franc, acciaio, (7,5) elegantissimo al palato e in bocca un rosato alla francese
Caburnio 2014 – blend bordolese, 12 mesi di barrique, (7-) naso e bocca con timidi frutti scuri dovuto all’annata
Il Cerchio:
Ansonica 2018 – 90% ansonica e 10% vermentino, acciaio, (6,5)
Valmarina 2016 – 90% sangiovese e 10% alicante, il 40% fa legno, (6,5) alcolico in bocca, legno abbastanza integrato
Tinto 2016 – 85% alicante bouschet e 15% sangiovese, 16 mesi di tonneaux, (6) scomposto con sentori di legno e alcol