Expo del Chianti Classico 2019. ev-40
Ad un passo dalla cinquantesima ricorrenza dell’Expo del Chianti Classico, che sarà nel 2020, quest’anno 49a edizione con il medesimo successo di sempre, una quattro giorni ricca di eventi e ben articolata con un nutrito programma per tutti, piazza Matteotti colma di stand delle innumerovoli aziende vinicole del Chianti Classico e tanto tanto pubblico italiano ma anche straniero. Anche quest’anno come ogni anno, noi eravamo presenti per la prima manifestazione che inaugura tradizionalmente il settembre enoico del Chianti Classico ma soprattutto il settembre enoico del comune di Greve in Chianti, perché a seguire ci saranno altre manifestazioni a Panzano e Montefioralle. Affacciarsi dal palazzo comunale e vedere ogni anno la piazza colma di persone con i bicchieri in mano, i tradizionali stand in legno sovrastati dai graticci e un delicato profumo di vino nell’aria é uno spettacolo che ogni appassionato di vino e non solo vorrebbe vedere. Anche quest’anno come gli scorsi, abbiamo partecipato alle due degustazioni guidate in programma al sabato, entrambe con vini del millesimo 2016, la prima dal tema “Greve ed Eno Dintorni” per conoscere le molteplici zone di produzione del comune di Greve in Chianti attraverso il chianti classico, e la seconda dal tema “La Gran Selezione del Trecentenario” per conoscere le gran selezioni prodotte nell’anno dei trecento anni dall’emissone del bando del Granduca Cosimo III dè Medici a riguardo della delimitazione delle zone di produzione del vino, tra cui l’attuale Chianti Classico all’epoca definito Chianti. Due degustazioni guidate molto interessanti, con una selezione dei vini molto accurata e una scaletta dei vini alla quale ci siamo pienamente trovati in accordo, entrambe condotte magistralmente anche in lingua inglese da Riccardo Margheri.
La nostra intenzione quast’anno era anche quella di andare in piazza tra gli stand e degustare i vini di quelle aziende che abbiamo raramente l’occasione di trovare ad altre manifestazioni, ma il pomeriggio é corso via velocemente e non ce lo siamo concesso pur avendo dei ticket di degustazione a disposizione, per il prossimo anno non mancheremo lo promettiamo. Infine vogliamo dare un piccolo spunto agli organizzatori a riguardo delle modalità di degustazione dei vini in piazza; perché il prossimo anno, in occasione dei 50 anni dell’Expo del Chianti Classico non affiancare ai tradizionali ticket anche la possibilità di degustare liberamente i vini pagando un biglietto unico e logicamenete più alto? magari con un bel braccialetto adesivo personale? in modo da attirare anche i veri appassionati che degustano (non bevono) molti vini e perché no, anche i vari professionisti del settore? noi abbiamo lanciato il sasso.
Come sempre ringraziamo gli organizzatori che ci hanno concesso di partecipare e vi descriviamo i vini delle due degustazioni guidate, con appuntamento al prossimo anno per i 50 anni dell’Expo del Chianti Classico, immancabile.
Degustazione guidata – Greve ed Eno Dintorni: alla scoperta dei vini di Greve in Chianti
Podere Castellinuzza – Chianti Classico 2016:
al naso fiori viola, frutta sotto spirito, una nota alcolica, in bocca rispecchia il naso con una bocca rotonda, leggermente sapido con una acidità presente ma ben equilibrata. (7-)
Podere Campriano – Chianti Classico 2016:
al naso fiori e note vegetali, fieno tagliato, sentori erbacei, in bocca rispecchia il naso, buona acidità, vena acida sul finale. (7-)
Vignamaggio – Chianti Classico Terre di Prenzano 2016:
al naso profumi netti di fiori e frutta scura, con un rafforzamento dei sentori dato dal legno, in bocca rimane leggermente dietro il naso, medesimi sentori, gusto internazionale, nel complesso ben fatto. (7)
Terre di Melazzano – Chianti Classico ChiAndré 2016:
al naso un bel profumo invitante, pieno, profondo, di frutta matura, con un finale leggermente vanigliato, in bocca risulta equilibrato, moderatamente corposo, alcol presente ma ben integrato, acidità e legno magistralmente fusi nella struttura del vino, ben riuscito. (7+)
Castello di Querceto – Chianti Classico Riserva 2016:
al naso é elegante, floreale, con fiori gialli e bianchi, molto profondo con note di piccoli frutti scuri, in bocca molto rotondo, corpo elegante e molto scorrevole, alcol e acidità sorreggono molto bene il sorso, legno ben integrato con un timido sentore soltanto nel finale, molto buono. (7,5)
Castello di Vicchiomaggio – Chianti Classico Guado Alto 2016:
al naso molto elegante, diretto, sincero, note balsamiche e moderatamente fruttate, in bocca equilibrato, completo con la tostatura della botte e l’acidità che vanno di pari passo alla sua eleganza, notevole, ottimo vino. (7,5)
Degustazione guidata – La Gran Selezione del Trecentenario
Fattoria di Montemaggio – Chianti Classico Gran Selezione 2016:
al naso molto floreale, fiori scuri, viola accennata, abbastanza elegante, in bocca alcol ben presente, corpo abbastanza esile, frutta accennata, legno ben integrato, finale leggermente vanigliato e amaricante. (7)
Tenuta di Lilliano – Chianti Gran Selezione 2016:
al naso molto particolare, note floreali ricercate, spunti minerali, resina, in bocca frutto accennato con note amaricanti, poco espressivo e poco equilibrato al palato, conferma la sua particolarità anche in bocca, l’affinamento in bottiglia smusserà la sua trama. (7)
Poggio Torselli – Chianti Classico Gran selezione 2016:
al naso piccoli frutti di bosco, prugna, abbastanza elegante, in bocca bel frutto maturo, legno ed alcol ben integrati, ottima acidità, ottimo nel complesso. (7,5)
Castello di Verrazzano – Chianti Classico Gran Selezione 2016:
al naso frutti rossi maturi, marmellata di fragola, legno ben integrato, in bocca diretto rispecchia il naso con un bella nota alcolica, non molto corposo, con un gusto volutamente internazionale. (7+)
Castello di Monsanto – Chianti Classico Gran Selezione Il Poggio 2016:
al naso fiori scuri tipici di Barberino Val D’elsa, violetta, sentori di legno ma ben integrati con il floreale, in bocca molto fruttato, ottima acidità, legno presente ma ben integrato, molto rappresentativo del suo territorio, giovanissimo, uno dei vini più longevi del chianti classico, da ribere tra 20 anni. (8-)
Villa Calcinaia – Chianti Classico Gran Selezione Vigna Contessa Luisa 2016:
al naso intrigante, frutti scuri con una nota alcolica molto ben integrata, in bocca appare delicato con un ottimo frutto leggermente zuccherino, ha una bella acidità e un legno ben integrato, nel complesso elegante e molto equilibrato, ottimo vino. (8-)