PrimAnteprima 2019. ev-2
Che dire; 10 consorzi, cartelle stampa e tasting notes, tanta curiosità, dopo la nostra assenza dello scorso anno ritorniamo con piacere all’anteprima collettiva dei consorzi toscani che si è svolta sabato 9 febbraio in Fortezza da Basso in contemporanea al Buy Wine. Il depliant della press tasting room era veramente completo e dettagliato, con una bella selezione di etichette, ma rimanere delle ore seduti con una batteria di bicchieri sul tavolo non ci entusiasmava molto, abbiamo preferito degustare i vini ai banchi dei consorzi, incontrando produttori, vecchi amici e qualche novità. Dobbiamo dire che tra tutte le aziende presenti soltanto 6 erano quelle che non avevamo ancora avuto occasione di conoscere, quindi decidiamo di riassaggiare alcune delle aziende più rappresentative dei singoli consorzi e qualche curiosità. In totale abbiamo degustato 80 vini, potevano essere molti di più ma le conversazioni a volte ci hanno coinvolto più del dovuto.
Accanto ad ogni vino troverete, la denominazione, l’anno e un voto di gradimento opportunamente mediato tra noi due, in modo da diversificare i vini l’uno dall’altro secondo i nostri gusti personali per questo evento.
Abbiamo iniziato come consuetudine da alcuni bianchi, 3 del conzorzio di tutela vini doc bianco di Pitigliano e Sovana, 3 del consorzio tutela vino doc Val di Cornia e 2 del consorzio vini doc Montecarlo; siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla mineralità e dalla capacità di trasmettere tutto il territorio nel bicchiere dei bianchi di Pitigliano doc Superiore:
Cantina coop. di Pitigliano – Ildebrando 2018, (7-)
Sassotondo – Isolina 2017, (7,5) color oro, agrumato e sapido
Tenuta Roccaccia – Oroluna 2018, (6,5) fresco e immediato
I bianchi della Val di Cornia ci hanno colpito per la loro freschezza e per la loro facilità di beva:
Brancatelli – Splendente ansonica 2018, (6)
Brancatelli – Per Te ansonica 2017, (6,5) legno molto presente
Terradonnà – Kalsi vermentino 2017, (7) fresco espressivo
Infine ci hanno incuriosito 2 uvaggi bordolesi vinificati in purezza del territorio di Montecarlo:
Fattoria il Poggio – Incantate chardonnay 2017, (6,5)
Fattoria Vigna del Greppo – Ebrezza della Luna sauvignon 2017, (7-)
Passiamo poi al banco del consorzio del vino Orcia, negli ultimi anni abbiamo avuto molte occasioni per conoscere e riassaggiare tutti i vini e dobbiamo dire che il lavoro svolto dai produttori e dal consorzio stesso ha portato i vini ad un livello veramente alto e profondamente identitario del territorio:
Campotondo – Il Tocco 2015, (7,5)
Campotondo – Mezzodì 2017, (8)
Capitoni Marco – Orcia Rosso 2015, (7,5)
Capitoni Marco – Frasi 2015, (8)
Poggio Grande – Sesterzo 2015, (7,5)
Podere Albiano – Trìbolo 2013, (7)
Il banco del consorzio vini della Maremma Toscana era sicuramente quello con il maggior numero di etichette e visti i cospicui investimenti da parte di grandi gruppi vinicoli italiani, eravamo incuriositi di riassaggiare le ultime annate dei loro vini più blasonati, dopo il recente cambio di presidenza del consorzio ci auspichiamo che gli eventi sul territorio siano ancora molti e ben organizzati nella continuità degli anni precedenti come le bellissime manifestazioni di “Maremma che Vini!”:
Az. Agr. Mocali – Cabernet 2016, (7+)
Basile – Comandante 2015, (8+)
Castelprile – Prelius 2015, (7)
Fattoria Le Mortelle – Botrosecco 2016, (7-)
Fertuna – Lodai 2015, (7)
Nittardi – Nectar Dei 2015, (7-)
Rigoloccio – Elegantia 2011, (7-)
Rocca di Frassinello – Rocca di Frassinello 2016, (8-) legno ben presente
Sassotondo – San Lorenzo ciliegiolo 2015, (8)
Tenuta Rocca di Montemassi – Rocca di Montemassi 2016, (8+)
I vini presenti al banco del consorzio tutela vini Monteccucco ci sono apparsi più difficili e complicati del solito, sempre ben presente in bocca il connubio freschezza e austerità, sinonimo di un territorio molto caratteristico, abbiamo colto l’occasione per assaggiare alcune aziende nuove per noi, Maciarine, Pianirossi, Ribusieri e Tenuta di Paganico:
Basile – Ad Agio riserva 2013, (7)
Collemassari – Poggio Lombrone riserva 2014, (7,5)
Maciarine – Le Maciarine 2015, (6,5)
Montenero Winery – Montenero 2016, (6,5)
Pianirossi – La Fonte 2015, (6,5)
Podere Montale – Podere Montale riserva 2015, (7+)
Poggio l’Apparita – San Giò 2016, (7+)
Ribusieri – Le Maciole 2016, (6,5) note amare
Tenuta di Paganico – I Bandi 2015, (6) pungente, non equilibrato
Il consorzio tutela vini di Carmignano ci ha regalato invece vini ben fatti, strutturati e molto internazionali, tra i migliori presenti ai banchi dei consorzi:
Tenuta Artimino – Grumarello 2013, (7+)
Fabrizio Pratesi – Carmione 2016, (7+)
Fabrizio Pratesi – Il Circo Rosso riserva 2015, (8)
Fattoria Ambra – Montalbiolo riserva 2015, (7,5)
Fattoria Ambra – Elzana riserva 2015, (8-)
Tenuta Capezzana – Trefiano riserva 2015, (8-)
Tenuta Capezzana – Ghiaie della Furba 2015, (8)
Tenuta Capezzana – Ugo Contini Bonaccossi 2015, (7,5)
Podere Allocco – Carmignano 2016, (7,5)
Ci siamo regalati una bella carrellata di degustazioni anche al banco del consorzio vini delle colline Lucchesi dove gran parte delle aziende adottano regimi di agricoltura biodinamica esaltando a pieno la naturalità e l’espressività del loro territorio:
Colle di Bordocheo – Colline Lucchesi Rosso 2017, (6,5)
Colle di Bordocheo – Picchio Rosso 2016, (7)
Fabbrica di San Martino – Fabbrica di San Martino Rosso 2016, (7)
Fabbrica di San Martino – Arcipressi Rosso 2017, (7-)
Fattoria Sardi Giustiniani – Fattoria Sardi Rosè 2018, (7)
Fattoria Sardi Giustiniani – Sebastiano, (7,5)
Tenuta Maria Teresa – Urlo di Lupo 2017, (6,5)
Tenuta Maria Teresa – Colline Lucchesi doc Merlot 2016, (6+)
Tenuta di Valgiano – Pali storti 2016, (7+)
Tenuta di Valgiano – Tenuta di Valgiano 2015, (8)
Tenuta Lenzini – Casa e Chiesa 2016, (7-)
Tenuta Lenzini – La Sirah 2016, (7)
Pieve di Santo Stefano – Lippo 2016, (6,5)
Villa Santo Stefano – Loto 2015, (6,5)
Fattoria Colleverde – Bramia delle Ghiande 2015, (8-)
Mille968 – 2016 (7,5) vino realizzato con la collaborazione di più aziende
Molto caratteristici anche i vini presenti al banco vini doc Valdarno di Sopra con conferme e novità, ci ha fatto molto piacere conoscere il figlio di Carlo Crocchini recentemente scomparso di Podere la Madia e riassaggiare i suoi vini:
Podere la Madia – Bagnolo 2016 (7) e 2015 (7+)
Podere la Madia – Colombaia 2016, (6,5)
Podere la Madia – Pinot nero 2016, (7,5) finalmente un pinot toscano in stile “trentino”
Clio Cicogni – Pandora cabernet franc 2017, (6) piante di 5 anni
Clio Cicogni – Saturno sangiovese 2017, (6+) piante di 5 anni
Il Borro – Pian di Nova 2016, (7+)
Il Borro – Il Borro 2015, (7,5)
Petrolo – Boggina A anfora 2017, (7)
Petrolo – Boggina C legno 2016, (7-)
Petrolo – Torrione 2016, (7,5)
Petrolo – Galatrona merlot 2016, (7,5) “ancora molto giovane”
Podere il Carnasciale – Carnasciale 2016, (7+)
Podere il Carnasciale – Caberlot 2015, (8)
Infine la new entry delle anteprime toscane, il consorzio vini Terre di Pisa, un consorzio appena nato ma composto da aziende che abbiamo avuto modo di seguire negli ultimi anni, sul banco vini scrupolosamente scelti per l’occasione che non ci hanno deluso, anzi molto sorpresi:
Badia di Morrona – VignaAlta 2015, (7+)
Badia di Morrona – N’antia 2015, (8-)
Casanova della Spinetta – Sezzana 2006, (8-)
Castelvecchio – Qui e Ora 2015, (7,5)
Fattoria di Fibbiano – Ceppatella 2013, (7+)
Podere la Chiesa – Opera in Rosso 2013, (8-)
Tenuta di Ghizzano – Veneroso 2015, (7,5)
Tenuta di Ghizzano – Nambrot 2016, (7+)
Appuntamento al prossimo anno con PrimAnteprima, ma la maratona delle Anteprime Toscane é appena iniziata, ora ci aspetta la Chianti Collection di lunedì 11 febbraio, 195 aziende di Chianti Classico, ce la faremo? seguiteci.