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Vino Mosso a Modena. ev-60

Si, ce l’abbiamo fatta, sessantesima e ultima manifestazione enoica dell’anno (selezionata tra circa 400 eventi nazionali), un calvario o un’ostinato obbiettivo? entrambi, che comunque sarà irripetibile, perché oltre sarebbe umanamente impossibile. Per questa ultima tappa del 2019 abbiamo deciso di partecipare ad un evento nuovo per noi, ma organizzato dall’associazione culturale “Il Viticcio” che ci aveva stupito in maggio con il loro altro evento “Vino Crudo”, del quale abbiamo parlato in questo articolo, https://www.wineclash.com/2019/05/15/vino-crudo-2019-a-modena-ev-18/ certi che tanta passione, capacità e merito anche a questo giro non ci avrebbe deluso anzi, e così é stato.
Sabato 14 dicembre, una giornata fredda e serena, accompagnata da una leggera nevicata della notte, venti cantine selezionate di vini spumanti e frizzanti provenienti da varie regioni d’Italia sopratutto da Emilia Romagna e Lombardia, una location bellissima Palazzo Carlotti nel cuore di Modena, tutti gli ingredienti per l’ultima importante degustazione dell’anno. Degustare spumanti rifermentati in autoclave da uve bianche o rosse come alcuni tipi di lambrusco, dei vini rifermentati in bottiglia, alcuni metodo ancestrale con ancora i loro lieviti all’interno della bottiglia, dei metodo classico sino a 90 mesi sui lieviti, non é cosa semplice e così scontata se dobbiamo valutarli, a maggior ragione se dobbiamo sbarazzarci dei lieviti morti o dei sentori del vino precedente, ma alla fine ci siamo riusciti. Tanti metodi e tanti processi talvolta piuttosto complessi, per arrivare a quelle bellissime effervescenze e a quelle tanto apprezzate bollicine che tutti amiamo e che vorremmo bere e ribere, il panorama nazionale non potrebbe essere più variegato e complesso, ormai oggi si spumantizza qualsiasi uva, ma non tutti riescono a mettere personalità e capacità negli spumanti, non é cosa semplice e così scontata, per fortuna qualcuno ci riesce e anche in questa occasione abbiamo trovato varie aziende che ci hanno colpito e che avevamo già avuto modo di assaggiare. Inutile girarci intorno, le aziende che ci hanno colpito di più sono state: Marchesi di Ravarino con il Lambrusco di Sorbara rifermentato in magnum, San Lurins con la sua malvasia istriana rifermentata in bottiglia, Colle San Giuseppe con i suoi metodo classico a lunga permanenza sui lieviti, Nicola Gatta con tanta armonia ed equilibrio nei suoi metodo classico e Torre degli Alberi con i suoi spumanti particolari molto legati al loro terroir, chi ha sbaragliato la concorrenza a questo giro? Nicola Gatta per vari motivi, i suoi metodo classico sono il perfetto connubio tra acidità e genuinità, varie annate per creare una cuvée, tanta passione e tanta capacità, a “Vino Crudo” eravamo stati un pò cattivelli con lui, con quei vini serviti un pò caldi che non rendevano affatto merito alle sue bottiglie, ma a questo giro vini a temperatura perfetta, per il rosé extra brut Moléner siamo dovuti ritornare al banco per assaggiarlo in quanto per lui non era ancora a temperatura, poi scoprire “ahimé in ritardo” che la sera precedente era ospite nell’enoteca del nostro paese a oltre 300 Km da casa sua, e infine salutarlo con in mano due spillette con impressa la sua simpatica faccia sopra, non ha prezzo. Ringraziamo di cuore l’associazione “Il Viticcio” per averci accolto nuovamente ad una sua manifestazione e averci dato modo di condividere ancora la passione per il vino, di seguito la media delle nostre due votazioni basate su integrità del vino e gusti personali, non ci resta che darvi appuntamento a Vino Crudo 2020, non mancate per nessun motivo!


Carussin – (Piemonte)
Filaricorti  – moscato d’Asti in autoclave per 2 mesi, dolce, basso grado alcolico (6,5)

Tenuta Forcirola – (Emilia Romagna)
Sussulto 2017 – uve bianche in anfora e riferm. in bott. (6+) molto amaro
Reteó 2017 – uve rosse riferm. in bott. (6+) acidità spiccata bocca scarica

Colle San Giuseppe – (Lombardia)
Brut 2011 – met. class. di chard. pinot bianco e pinot nero (7-) sentori di funghi secchi
Pas Dosé 2011 – met. class. di chard. e pinot bianco (7) abbast. equilibrato
Pas Dosé Riserva 2011 – met. class. di chard. e pinot bianco, 60 mesi sui lieviti (7,5) buono
Lo Sbagliato – met. class. di chard. macerato su marzemino e nebbiolo, 24 mesi sui lieviti (7) molto particolare unico

Ferraretti – (Emilia Romagna)
127 Spumante Rosé Brut – riferm. in bott. 8 mesi sui lieviti (7-)
185 Lambrusco grasparossa rosso – charmat 6 mesi (6,5)
Lambrusco grasparossa rosso – charmat 8 mesi (7-)
Sui lieviti Lambrusco 2018 – charmat 6 mesi sui lieviti (6) assente in bocca

Giuliano Micheletti – (Trentino)
Man 283 – 90% chard+10% pinot nero, met. class. 36 mesi sui lieviti, mon dosato (6+) poco persistente amaricante
Fuorischema – 100% riesling, met. class. 36 mesi sui lieviti, non dosato (7+) particolare

La Chiusa – (Sicilia)
QB 2018 – 100% cataratto, riferm. in bott. 2018 (6,5)
QB 2017 – 100% cataratto, riferm. in bott. 2017 (7-) piu equilibrato del 2018
Rifermentato in Bottiglia di Nerello Mascalese e 5% grillo, (6+) cortissimo in bocca

Malga Ribelle – (Veneto)
Vitale Valdobbiadene docg 2018 – 93% glera+7% uva autoctona, riferm. in bott., solforosa totale 47 mg/l (7) buono

Marchesi di Ravarino – (Emilia Romagna)
Magnum Lambrusco di Sorbara doc – riferm. in bott. (7+) bella acidità e frutti rossi piccoli
Pignoletto – charmat (7-) note dolci
Birra in anteprima – luppolo fresco inserito in vasca (7+) leggera fresca, leggermente erbacea, ottima

Nicola Gatta – (Lombardia)
Blanc de Blanc Nature 50 lune – 100% chard. met. class. 50 lune sui lieviti (7,5) bella acidità e struttura
Rosé de Noirs Nature 60 lune – 100% pinot nero met. class. 60 lune sui lieviti (7,5) profumo di rosa, bella acidità
Moléner Rosé Extra Brut 90 lune – 60% chard. e 40% pinot nero met. class. 90 lune sui lieviti (8-) profumo fantastico, in bocca snello acido sembra molto più giovane

San Lurins – (Friuli Venezia Giulia)
Malvasia Istriana 2017 – riferm. in bott. 22 mesi (7-)
Malvasia Istriana 2016 – riferm. in bott. 30 mesi (7-)

Tenuta Stufanello – (Emilia Romagna)
Le Ginestre – uve malvasia e trebbiano, riferm. in bott. (6+) buona acidità
I Giacinti 2018 – pinot bianco riferm. in bott. (6) assente in bocca
I Giacinti 2011 – uve pinot bianco e trebb. met. class. 84 mesi sui lieviti (7-) buona acidità sembra molto più giovane
Le Rose 2016 – pinot nero met. class. 24 mesi sui lieviti (7-)

Torre degli Alberi – (Lombardia)
Charmat – pinot nero 9 mesi in autoclave (7+) buono
Brut 2015 – 100% pinot nero met. class. 42 mesi sui lieviti (7)
Pas dosé 2015 – 100% pinot nero met. class. 36 mesi sui lieviti (7)
Rosé 2015 – 100% pinot nero met. class. 42 mesi sui lieviti (7+) buona acidità

Vigna Cunial – (Emilia Romagna)
Monteroma Spumante Brut 2017 – 100% malvasia casalini, charmat 6 mesi (7-)
Valle di Sivizzano Spumante Brut – uve malvasia di candia aromatica e sauv. blanc, charmat 36 mesi (7+) risultato fantastico
Rosato Spumante Brut – 100% pinot grigio, charmat (6+) nota verde

Insolente – (Veneto)
Frizzante RM 3 2018 – 100% garganega riferm. in bott. (6) easy
Spumante ME 2 2018 – 100% durella riferm. in bott. (6+)
Vinospumante Ramato GE 1 2017 – uve pinot grigio e durella riferm. in bott. (6,5)
Frizzante Ramato MR 2 2018 – 100% durella riferm. in bott. (6+) easy

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