Articoli sugli eventi

Terre di Toscana 2019, alla ricerca del miglior vino toscano! ev-6

Terre di Toscana, dodicesima edizione, la nostra dodicesima presenza alla manifestazione. Il tempio del vino toscano, abbiamo iniziato a conoscere i grandi vini toscani qui e ogni anno il cuore ci riporta tra queste centinaia di bottiglie, ormai non c’é azienda che non conosciamo o di cui non abbiamo assaggiato i vini N volte, ma ogni anno è interessante scoprire nuove etichette, provare le nuove annate, valutare l’evoluzione del vino attraverso le vecchie annate, insomma di vino non ci si annoia mai. Quest’anno le aziende erano 130, le piu famose e rappresentative della toscana tra quelle che sono riuscite a partecipare alla manifestazione, perché per avere un quadro completo ed esaustivo dovrebbero essere a nostro avviso almeno 250 ma l’organizzatore ogni anno limita il numero delle aziende a poco piu di 100, quest’anno siamo arrivati appunto a 130, non ci possiamo certo lamentare. Ogni anno cerchiamo di darci una missione, in passato abbiamo cercato di valutare i blend bordolesi, altre volte soltanto i sangiovesi in purezza, altre volte soltanto i vini che hanno fatto barrique e così via, quest’anno siamo andati alla ricerca del miglior vino rosso e del miglior vino bianco presente alla manifestazione, attingendo alle nostre conoscenze e a tutto quello che era disponibile comprese le vecchie annate, certo non abbiamo assaggiato tutti i vini ma abbiamo cercato di fare una pre selezione sulla carta per poi individuare secondo noi le eccellenze e tra questi trovare il migliore o i migliori vini. I voti sono stati un po severi lo ammetiamo, forse un quarto di punto piu bassi per tutti, ma a questo tipo di manifestazioni dove il livello dei vini é veramente alto ci aspettiamo sempre tanto e di conseguenza siamo un po più intransigenti, ragion per cui ogni volta scriviamo che i voti sono la media delle nostre due valutazioni, rispecchiano l’integrità del vino e i nostri gusti personali, quindi sono riferiti a questa determinata manifestazione e non paragonabili ai voti dati in altri tipi di contesto o evento anche se si possono discostare di poco a parità di etichetta ed anno, insomma non siamo robot, siamo umani. Tra tutti i vini che volevamo assaggiare ne mancano tre che non siamo riusciti a valutare, due bianchi, il Trebbiano 2017 di Capezzana, perché ci é sfuggito dalla lista, e il Bolgheri Bianco Achenio di Campo alla Sughera perché hanno deciso di non produrlo più a nostro grande malincuore perché era uno dei nostri bianchi preferiti, e un rosso il Bolgheri Rosso Superiore Dedicato a Walter 2015 di Poggio al Tesoro che non ci hanno fatto assaggiare, perché quasi terminato e riservato a pochi eletti che non eravamo noi, una politica un po in stile Sassicaia, peccato perché in passato é stato uno dei nostri miglior vini della manifestazione se non erriamo il 2013. Nella lista delle aziende per individuare i migliori vini rossi potevamo inserirne altre 3 o 4 abbastanza rappresentative ma proprio non ce la potevamo fare a degustare tutti i vini, quindi a questo giro va bene così, rimedieremo ai prossimi eventi, vi elenchiamo le nostre degustazioni alla ricerca dei migliori vini:

VINI BIANCHI:
Caiarossa – Bianco di Caiarossa 2016, botte grande e cemento, (7+)
Capannelle – Chardonnay 2015, 20% fa barrique per 6 mesi, (7+) sapido in bocca
Capannelle – Oro Bianco 2015 da magnum, chardonnay, solo acciaio, (7)
Castello dei Rampolla – Trebianco 2018 senza solfiti, 10 giorni sulle fecce, fa ceramica, (7)
Castello dei Rampolla – Trebianco 2018 con solfiti, (7-) acidulo in bocca
Collemassari – Montecucco Vermentino Irisse 2017, (7-)
Fèlsina – I Sistri 2016, (8-) giallo acido dorato legno ben integrato
Il Colombaio di Santa Chiara – Vernaccia di San Gimignano Riserva l’Albereta 2015, fa barrique, (7,5) color oro finale acidulo
Il Colombaio di Santa Chiara – Vernaccia di San Gimignano Riserva l’Albereta 2013 da magnum, fa botte grande, (8)
Le Macchiole – Paleo Bianco 2017, (7,5) profumo icantevole
Montepepe – Montepepe Bianco 2016, solo acciaio, (7) sentori che rimandano ad un evoluzione in legno
Montepepe – Degeres 2015, 9 mesi di tonneaux, (8) giallo acido vivido legno ben integrato
Montepepe – Montepepe Gran vintage 2009, solo acciaio poi bottiglia, (7,5)
Monteverro – Vermentino di Monteverro 2018, (6,5) saporito
Monteverro – Chardonnay 2015, 50% fa barrique per 12 mesi, (7,5) sentori di legno
Panizzi – Vernaccia di San Gimignano Vigna Santa Margherita 2016, (7+)
Panizzi – Vernaccia di San Gimignano Riserva 2014, (7,5) legno ben integrato
Panizzi – Evoé 2013, (7,5) giallo oro profumo notevole
Querciabella – Batàr 2015, (8,5) perfetto
Satta Michele – Giovin Re 2017, (7) sentori di miele in bocca

il miglior vino bianco della manifestazione per noi é sicuramente il Bàtar 2015 di Querciabella, poi sul secondo gradino del podio a pari merito il Degeres 2015 di Montepepe e la Vernaccia di San Gimignano Riserva l’Albereta 2013 da magnum del Colombaio di Santa Chiara, sul terzo gradino del podio c’é i Sistri 2016 di Fèlsina.

VINI ROSSI:
Argentiera – Bolgheri Rosso Superiore Argentiera 2016, (7,5) giovane
Argiano – Rosso di montalcino 2017, (7-)
Argiano – Non Confunditur 2016, 9 mesi di barrique, (7-) frutti rossi
Argiano – Solengo 2016, 18 mesi di barrique, (7+)
Argiano – Brunello di Montalcino 2014, (7+)
Argiano – Brunello di Montalcino 2010, (8) notevole
Caiarossa – Aria di Caiarossa, (7+) profumo di ciliegia
Caiarossa – Caiarossa 2015, (7,5) note minerali
Caiarossa – Caiarossa 2009, (7,5) evoluto
Campo alla Sughera – Bolgheri Rosso Adèo 2016, (7-) giovane
Campo alla Sughera – Bolgheri Rosso Superiore Arnione 2013, (7+)
Campo alla Sughera – Bolgheri Rosso Superiore Arnione 2007, (7,5) profumo fantastico
Campo alla Sughera – igt Campo alla Sughera 2012, (8-)
Castello dei Rampolla – Chianti Classico 2016, (7-)
Castello dei Rampolla – Sammarco 2014, (7,5) complice l’annata
Castello dei Rampolla – D’Alceo 2014, (7,5) complice l’annata
Castello d’Albola – Chianti Classico Gran Selezione Santa Caterina 2015, solo sangiovese, (8) notevole
Castello di Volpaia – Balifico 1993, (8-) note calde mature
Chiappini – Bolgheri Rosso Superiore Guado dé Gemoli 2015, (7,5)
Compagnia del Vino, Tenuta di Biserno – Biserno 2015, (8-)
Corzano e Paterno – Chianti Terre di Corzano 2016, (7,5)
Corzano e Paterno – I Tre Borri 2015, (7+)
Corzano e Paterno – Il Corzano 2015, (7,5)
Corzano e Paterno – Chianti Riserva I Tre Borri 2007, (7,5)
Fattoi – Toscana Rosso 2016, (6,5)
Fattoi – Rosso di Montalcino 2017 (7-) evoluto
Fattoi – Brunello di Montalcino 2014, (7) brunello vecchio stile
Fattoi – Brunello di Montalcino 2013, (7,5)
Fattoi – Brunello di Montalcino Riserva 2006, (8-) brunello vecchio stile leggermente alcolico in bocca
Fèlsina – Fontalloro 2016, (8) quasi perfetto
Fèlsina – Fontalloro 1999, (8-) note mature profonde
Fèlsina – Chianti Classico Gran Selezione Colonia 2013, (8) ottimo
Fornacelle – Bolgheri Rosso Zizzolo 2017, (7)
Fornacelle – Bolgheri Rosso Superiore Guarda Boschi 2015, (7+)
Fornacelle – Bolgheri Rosso Superiore Foglio 38 2015, cabernet franc, 18 mesi di barrique, (8+) dolce equilibrato
Fornacelle – Erminia 2015, merlot, 18 mesi barrique, (7,5)
Fuligni – Brunello di Montalcino 2014, (8-)
Fuligni – Brunello di Montalcino Riserva 2013, (8)
Gianni Brunelli – Rosso di Montalcino 2017, (7) profumato frutti maturi
Gianni Brunelli – Brunello di Montalcino 2014, (7,5) completo
Gianni Brunelli – Brunello di Montalcino 2007, (7+) un po evoluto
Gianni Brunelli – Brunello di Montalcino Riserva 2013, (8-) completo ottimo
I Luoghi – Bolgheri Rosso Superiore Podere Ritorti 2015, (7+)
I Luoghi – Bolgheri Rosso Superiore Podere Ritorti 2010, (8,5) il coniglio bianco nel cilindro, perfetto
I Luoghi – Bolgheri Rosso Superiore Campo al Fico 2015, (7,5)
I Luoghi – Bolgheri Rosso Superiore Campo al Fico 2010, da magnum (8+)
I Luoghi – SassoSolo 2015 – cabernet sauvignon, (8) notevole
I Luoghi – FuoriSolco 2015 – cabernet franc, (8) notevole
Il Marroneto – Rosso di montalcino Ignaccio 2016, (7-) note molto mature
Il Marroneto – Brunello di Montalcino 2014, (7) note molto mature
Il Marroneto – Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2003, (N.C.) ore 15 appena aperto invalutabile occorrono ore di ossigenazione
Le Chiuse – Rosso di Montalcino 2017, (7-) note dolci
Le Chiuse – Brunello di Montalcino 2014, (7+) note dolci
Le Chiuse – Brunello di Montalcino 2008 (7,5) evoluto acidità a sorreggere
Le Macchiole – Bolgheri Rosso 2017, (7+) buono
Le Macchiole – Paleo Rosso 2015, (7,5) note di peperone ben fatto
Le Macchiole – Scrio 2015, syrah, (8+)
Le Macchiole – Messorio 2015, merlot, (8,5) perfetto
Le Potazzine – Parus 2016, sangiovese solo acciaio, (6,5)
Le Potazzine – Rosso di Montalcino 2017, (6,5) acidulo
Le Potazzine – Rosso di Montalcino 2016, (7-) acidulo
Le Potazzine – Brunello di Montalcino 2014, (7+) alcolico
Le Ragnaie – Troncone 2016, 12 mesi di botte, (6,5)
Le Ragnaie – Rosso di Montalcino 2016, 24 mesi di botte, (7-)
Le Ragnaie – Passo del Lume Spento 2015, 36 mesi di botte, (7)
Le Ragnaie – Brunello di Montalcino 2009 Vecchie Vigne, da doppia magnum, (7,5)
Lisini – San Biagio 2017, solo acciaio, (6,5) giovane fruttato
Lisini – Rosso di Montalcino 2017, (7-) ciliegia matura
Lisini – Brunello di Montalcino 2014, (8) fruttato ottimo
Lisini – Brunello di Montalcino Ugolaia 2013, (8) profumo e gusto armonici
Mastrojanni – San Pio 2016, sangiovese e cabernet sauvignon, 18 mesi di barrique, (6,5)
Mastrojanni – Rosso di Montalcino 2017, (7-) ciliegia matura
Mastrojanni – Brunello di Montalcino 2014, (7,5) equilibrato buono
Mastrojanni – Brunello di Montalcino 2004, (8-) frutta sotto spirito
Pietroso – Rosso di Montalcino 2017, (7-) pera matura
Pietroso – Brunello di Montalcino 2014, (7,5)
Pietroso – Villa Montosoli 2014, (8-) interessante
Podere Il Carnasciale – Valdarno di Sopra Ottantadue 2017, acciaio, (6,5)
Podere Il Carnasciale – Il Caberlot 2015, 22 mesi di barrique, (8) note verdi
Podere Il Carnasciale – Il Caberlot 2012, 22 mesi di barrique, (8-)
Poggio al Tesoro – Bolgheri Rosso Superiore Sondraia 2016, (7-)
Poggio al Tesoro – Bolgheri Rosso Superiore Sondraia 2011, (7) concentrato
Poggio al Tesoro – Bolgheri Rosso Superiore Dedicato a Walter 2015, (N.C.) non ce lo hanno fatto assaggiare
San Giusto a Rentennano – Percarlo 2015, (8-)
San Lorenzo – Rosso di Montalcino 2016, 12 mesi di barrique, (7+)
San Lorenzo – Rosso di Montalcino 2017, 12 mesi di barrique, (7)
San Lorenzo – Brunello di Montalcino 2014, 36 mesi di botte, (7,5)
San Lorenzo – Brunello di Montalcino Riserva 2013 , (8) bella bocca
Sesti – Rosso di Montalcino 2017, (7+)
Sesti – Brunello di Montalcino 2014, (7,5)
Sesti – Brunello di Montalcino Riserva Phenomena 2013, (8) ottimo
Tenuta Monteti – Caburnio 2014, (7,5)
Tenuta Monteti – Monteti 2014, (8-)
Tenuta Monteti – Monteti 2004, (8-) note tostate

tra i vini rossi degustati non c’é un solo vincitore ma ben due a pari merito, il Messorio 2015 delle Macchiole e il Bolgheri Rosso Superiore Podere Ritorti 2010 dell’azienda I Luoghi, quindi due bolgheresi, sul secondo gradino del podio rimaniamo a Bolgheri e non ci discostiamo molto dai primi, i vini a pari merito sono tre, lo Scrio 2015 delle Macchiole, il Bolgheri Rosso Superiore Campo al Fico 2010 da magnum dell’azienda I Luoghi e il Bolgheri Rosso Superiore Foglio 38 2015 di Fornacelle, il terzo gradino del podio invece é molto affollato con ben 12 vini che hanno preso il voto dell’8 pieno, e si dividono tra Montalcino, il Chianti Classico, Bolgheri e il Valdarno, li potete vedere nelle lista sopra.

Per degustare ancora i vini toscani in comparativa appuntamento all’Anteprima dei Vini della Costa Toscana al Real Collegio di Lucca a maggio e all’Eccellenza di Toscana nell’ambito della manifestazione Food&Wine in Progress organizzata dall’Ais Toscana alla Stazione Leopolda di Firenze a dicembre.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *