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Le Prime di Vite in Riviera 2019 a Genova. ev-9

Circa due anni fà quando assaggiammo quasi per caso l’Ormeasco di Pornassio di Guglierame capimmo che la Liguria di Ponente sino a quel momento ci aveva nascosto un tesoro fatto di vini rossi e non solo, data la nostra sete di conoscenza e la nostra continua ricerca di piccoli miti, finimmo per innamorarci indissolubilmente dell’Ormeasco, del Rossese e della Granaccia. L’ormeasco di Pornassio vinificato da una varietà di uva dolcetto é un vino corposo, dal colore intenso quasi impenetrabile, che regala profumi di frutta matura e note vegetali importanti, in bocca ha poco da spartire con i dolcetti del piemonte, perché é più minerale, più austero, meno zuccherino, ha una profondità e una varietà di sapori che soltanto una zona collinare alta non lontano dal mare sà restituire nel bicchiere, un vino importante senza mezze misure. Il Rossese di Dolceacqua (il più vocato) o di Albenga, con la sua uva coltivata al confine con la Francia é un uvaggio particolare, é molto prolifico sulle piante e la sua vinificazione necessita di pochi giorni di macerazione sulle bucce, il vino che si ottiene ha un colore rosso molto scarico, un rosso corallo, in bocca é un vino di facile beva che invita a bere e ribere, ha una struttura esile ma intrigante e ricca di sapori erbacei, di piccoli frutti rossi, con una ottima acidità a completare il tutto, un vino fantastico senza dubbio. La Granaccia qui in Liguria o grenache o alicante o cannonau o gamay o tai o come la vogliate chiamare in altre parti di Italia, é la varietà di uva forse più diffusa al mondo, ma qui pur non avendo una doc ha una sua identità ben precisa, il vino che si ottiene é poco elegante ma é l’essenza del clima e dei suoli ripidi di questo spicchio di Liguria, é il vino di chi lavora e suda, in bocca é corposo, fa salivare, ha note erbacee e minerali importanti ma sà anche essere dolce e intrigante sul finale, un vino che non può mancare. Quest’anno questa bella anteprima di vini dell’associazione Vite in Riviera che raggruppa 25 aziende del ponente ligure ha deciso di spostarsi a Genova a Palazzo Imperiale in modo da poter mettere in bella mostra oltre ai rossi, Ormeasco, Rossese e Granaccia anche i rinomati vini bianchi di Pigato e Vermentino tipici di questa parte di Liguria. L’idea per questo terzo anno di spostare la manifestazione a Genova e collegarla ad una iniziativa di beneficenza in favore della ricostruzione del Ponte Morandi é stata veramente importante per due motivi, il primo per la nobile causa e il secondo senza dubbio quella di portarla in un luogo che possa avere il maggior bacino di utenza possibile. Per questa manifestazione abbiamo deciso di assaggiare soltanto i vini rossi e rosati (tranne due dell’az. La Vecchia Cantina) avendo lasciato al mattino ampio spazio ai vini bianchi liguri nell’ambito di un altra manifestazione a Sestri Levante, quindi taccuino alla mano abbiamo preso nota delle nostre degustazioni che si avvicendavano nei Saloni delle Feste di Palazzo Imperiale, location bellissima ma forse da rivedere per luci e acustica, poco male vi elenchiamo i nostri voti:

A Maccia:
Ormeasco Sciac-Trà, rosato, (6,5)
Rossese 2017, (6,5)
Ormeasco di Pornassio 2016, (6+)

Bruna:
Rossese 2018, (7-) buona acidità
Bansigù, 70%granaccia+altri, acciaio 2018, (6,5) molto giovane

Feipu dei Massaretti:
Granaccia 2017, (6)
Rossese di Albenga 2018, (6,5)

Cascina Nirasca:
Ormeasco di Pornassio Sciac-Trà, rosato, (6,5) acido e sapido
Ormeasco di Pornassio 2018, (7-) finale amarognolo
Ormeasco di Pornassio Superiore, 4 mesi di legno 2017, (7)
Rossese 2018, (6,5) finale amarognolo

Cascina Praiè:
Sciurbì, granaccia 2018 (7-) molto profumato poco saporito

Durin:
Bàsura, spumante metodo classico rosato, (7)
Alicante 2016, (6,5) note amare

Foresti Marco:
Rossese di Dolceacqua 2018, (7-)

Guglierame:
Ormeasco di Pornassio Sciac-Trà, rosato 2018 (7) corposo
Ormeasco di Pornassio 2017 (7,5) bella struttura
Ormeasco di Pornassio Superiore 2016, (7,5) ottimo

Innocenzi Turco:
In Rosa, rosato di granaccia 2018, (6)
Granaccia Cappuccini, 18 mesi di tonneaux 2016, (7-) legno presente

La Vecchia Cantina:
Rossese di Albenga 2018, (7)
Spumante metodo classico di Pigato, 36 mesi sui lieviti 2014 (7-) profumato
Frai, pigato e vermentino, fa barrique 2016, (7-) legno ben presente

Lombardi:
Rosato di granaccia 2018, (7-) acidulo buono
Granaccia 2018, (7-) buono piante di 4 anni?!
Rossese Al Sole del Garin, solo acciaio 2018, (7)
Rossese Al Sole del Garin, 18 mesi di barrique?! 2017, (7+)

Grecale:
Granaccia Superiore Beusi, barrique 12 mesi 2017, (6-) surmaturo ed amplificato dal legno piccolo

Poggio Gorleri:
Granaccia Shalok, 12 mesi di tonneaux 2015, (8-) legno ben presente ma ottimo

Ramoino:
R’osé, rosato di rossese 2018, (6,5) buccia di cipolla particolare
Rossese di Dolceacqua, acciaio 2017 (7-) concentrato

Maffone:
Ormeasco di Pornassio Sciac-Trà, rosato 2018 (6,5) concentrato
Ormeasco di Pornassio Sciac-Trà frizzante?! rosato 2018 (6,5)
Ormeasco di Pornassio 2017, (7-)
Ormeasco di Pornassio Superiore, 6 mesi di botte 2016, (6,5) allappa
Granaccia, campione da vasca 2018 (6+)

Torre Pernice:
Rossese 2017, (6+) note dolci

Vio Claudio:

Runcu Brujau rosso, anno?! (6,5)

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