Le Degustazioni e le Votazioni come funziona (per noi)
Potevamo scegliere varie strade per descrivere e valutare i vini:
C’é chi non mette votazioni e descrive pochi vini con i soliti canoni come profumo di sottobosco, in bocca sentori di frutta matura ecc, ma lo riteniamo poco utile perché ognuno ha percezioni ed esperienze gustativo olfattive diverse e alla fine vuol dire tutto e niente, sopratutto le descrizioni sono sempre uguali e senza una scala di gradimento.
C’é chi mette votazioni in centesimi e descrive brevemente il vino con i soliti canoni come sopra, ma noi i voti in centesimi non li abbiamo mai capiti, lo riteniamo forse utile alle guide e ai grandi giornalisti che devono valutare vini in maniera scrupolosa per un tornaconto economico, ma noi non dovendoci guadagnare soldi, non é il nostro caso.
C’é chi fa un breve elenco dei vini che più gli sono piaciuti (o forse gli unici che ha degustato!) e guarda caso sono spesso i vini che noi abbiamo valutato con i voti più bassi, questo rimarrà sempre un mistero irrisolto per noi, un pò come la storia degli u.f.o.
La nostra idea come si evince dal titolo del nostro blog, Wine Clash, vuol far scontrare/confrontare i vini sempre in comparativa e abbinarci un voto di gradimento che sia di immediata lettura, forti dei nostri studi e sopratutto delle nostre esperienze sul campo, quindi pensiamo che i vini vanno conosciuti e sopratutto bevuti di persona, la nostra vuol essere solo una prima idea per chi legge, anche se può apparire troppo diretta e minimalista, lasciando poi all’utente finale la voglia di approfondire la degustazione di quel determinato vino. Durante le manifestazioni e facendo degustazioni ai banchi dei produttori sarebbe impossibile descrivere i vini uno per uno, in un giorno invece di assaggiare 80/100 vini ne potremmo assaggiare 20 e descriverli, ma sarebbe ugualmente difficile, pensate in una calca di gente con un calice in mano, un taccuino in mano e una penna con cui scrivere (già tre mani), impensabile, ma riusciamo comunque a scambiarci le nostre opinioni, ad appuntare delle parole chiave, ed assegnare i nostri due voti che poi verranno mediati in fase di stesura dell’articolo, perché le nostre degustazioni sono fatte sempre in coppia e descritte a quattro mani. La descrizione dei vini in maniera puntuale la facciamo soltanto per le degustazioni guidate o le degustazioni seduti al banco, dove abbiamo la possibilità fisica di muoverci e avere un lasso di tempo utile per pensare e valutare senza distrazioni di sorta.
Cosa fanno gli altri che raccontano di vino ci interessa relativamente poco, pur rispettando il loro lavoro. Vediamo spesso chi viene premiato in modo univoco come grande comunicatore di vino, che parla e scrive dicendo praticamente niente, perché deve accontentare tutti e nessuno, basandosi sulle emozioni, sinceramente questo approccio “di tipo politico” non lo capiamo. Oppure c’é chi fa continuamente fotografie personali con le bottiglie in mano, mostra sempre i pass per le manifestazioni e si vanta dei suoi followers, descrivendo un solo vino a settimana, oppure assaggiando 10 vini in una manifestazione dove sono presenti 1000 vini, ma ci pare quantomeno ridicolo nel voler approcciare al mondo del vino, forse crediamo potrà essere più utile a livello di immagine personale. Oppure cé qualche giornalista affermato (che forse voleva essere assegnato a qualche altra tematica) che é sempre presente alle conferenze stampa del mattino, mangia al buffet di pranzo, ma poi al pomeriggio quando c’é da degustare i vini vede bene di andarsene per avere mezza giornata libera “tanto guadagna lo stesso dalla testata”, scrivendo poi ovvietà di ogni genere, questo é quello che accade spesso alle presentazioni delle Guide e delle Anteprime. Noi siamo diversi o almeno ci proviamo, in primis non siamo influenzati da niente e da nessuno, i nostri voti sono disinteressati e imparziali al 100%, descriviamo le cose come stanno al costo di essere talvolta antipatici pur avendo amici e conoscenze nel mondo del vino da ormai molti anni, é una passione che a differenza di altri non ci porta guadagno o visibilità personali, infine questo blog é la naturale estensione a quello che avremmo comunque fatto nel nostro tempo libero e nei nostri viaggi, quindi non siamo vincolati da contratti di lavoro o ricompense varie sul tema.
Per quanto riguarda la nostra “scolastica” scala di votazione ci basiamo su 19 punteggi, per i vini che riteniamo ampiamente sotto la sufficienza ci limitiamo ad identificarli con una (X) e a descriverne il motivo, tralasciando ogni sorta di votazione, i vini sotto la sufficienza sono esclusivamente vini “non integri” che hanno difetti evidenti di varia natura, dovute alle più disparate motivazioni. Per i vini che sono “integri”, quindi non hanno difetti evidenti, ma che sono al limite del gradimento o difficilmente bevibili per vari motivi, mettiamo la votazione di (6-) e ne descriviamo il motivo. Per Tutti gli altri inseriamo un voto di gradimento che va dal risicato (6) all’impossibile (10), con in mezzo una scala articolata di votazioni che vi elenchiamo:
(X) vino “non integro”
(6-) vino “integro” ma non di gradimento
(6) vino “integro” accettabile
(6+) vino “integro” di risicato gradimento
(6,5) vino “integro” di gradimento
(7-) vino di buon gradimento
(7) vino di ottimo gradimento
(7+) vino ben fatto e di ottimo gradimento
(7,5) vino ben fatto e di riguardo
(8-) vino notevole
(8) vino notevole e di riguardo
(8+) vino ottimo
(8,5) vino ottimo e di riguardo
(9-) vino straordinario
(9) vino straordinario e di riguardo
(9+) vino superlativo
(9,5) vino stratosferico
(10-) uno tra i migliori vini del mondo
(10) il miglior vino del mondo
Come scriviamo spesso, il voto assegnato al vino é sempre la media delle nostre due votazioni sulla medesima scala, riguarda in primis l’integrità del vino e poi il nostro gusto personale, ed infine é riferito a quel determinato evento o manifestazione, perché in definitiva non siamo archivi umani o robot quindi non ragioniamo sempre in valore assoluto, il quarto di punto lo possiamo considerare il nostro errore massimo per la medesima bottiglia in un lasso di tempo ristretto (perché si sa il vino cambia anche soltanto dopo 2 mesi, sopratutto nella sua fase giovanile) inoltre quando iniziamo a degustare vini ed avendo acquisito negli anni un pò di esperienza, partiamo sempre da un’azienda che noi riteniamo di qualità e nella media, in modo da vanificare alcuni gap e rendere omogenee le valutazioni di tutta la giornata, insomma cerchiamo sempre di fare un buon lavoro, coniugando spesso la passione e il piacere per quanto possibile. Speriamo di essere stati esaustivi e di poter contribuire a modo nostro alla conoscenza del vino, perché “conoscere é intellingente, bere vino é saggio!”.