Lambrusco a Palazzo 2019. ev-12
Una manifestazione straordinaria, in una location quella dell’Abbazia di San Benedetto in Polirone che affascina e non poco. Mai come questa volta abbiamo trovato persone competenti ed estremamente appassionate dietro ai banchi delle rispettive cantine in degustazione, merito dell’organizzazione nazionale assaggiatori di vino (ONAV) delle delegazioni di Mantova, Parma, Reggio Emilia e Modena, i quali hanno saputo raccontare in maniera impeccabile ogni sfaccettatura e aneddoto delle bottiglie presentate, addirittura alcuni hanno fatto visita alle cantine nei giorni precedenti la manifestazione per assolvere nel migliore dei modi allo scopo, soltanto questo ha meritato il lungo viaggio quasi improvvisato che ci siamo fatti per andare a degustare i Lambruschi delle 60 cantine presenti a San Benedetto Po vicino Mantova. Conoscere a fondo le zone di produzione, le varie tipologie di Lambrusco, gli uvaggi usati e i vari metodi di vinificazione é stata una sfida che abbiamo affrontato con curiosità, orfani sino a quel momento di un pò di studio sull’argomento “Lambrusco”. I banchi delle rispettive cantine in degustazione erano suddivisi nelle quattro province di produzione; Parma, Reggio Emilia, Mantova e Modena, in modo da fare una prima distinzione tra le varie Doc e i relativi uvaggi usati, così risulta che nella provincia di Parma l’uva maggiormente usata é Maestri, nella provincia di Reggio Emilia il Salamino e il Marani, nella provincia di Mantova é il Ruberti e nella provincia di Modena il Grasparossa e il Sorbara, quest’ultimo forse il più conosciuto che a differenza degli altri regala un vino rosato e non rosso intenso, inoltre interessante avendo avuto modo di assaggiare alcuni uvaggi in purezza, apprezzarne le varie differenze olfattive e gustative talvolta molto eterogenee tra loro. A questa prima distinzione sulle uve vanno aggiunti i vari metodi di vinificazione che possono spaziare: dal più comune metodo charmat o Martinotti, all’ancestrale, al rifermentato in bottiglia sino al metodo classico, va detto che qui in Emilia Romagna molti chiamano rifermentato in bottiglia di lambrusco quello che é a tutti gli effetti un metodo classico (quindi sboccato) ma senza aggiunta di alcun liquore di spedizione, quindi non dosato, creando ancora un pò di confusione nel consumatore finale, infine lascio a voi la differenza tra spumanti e frizzanti, altrimenti vi raccontiamo tutto. Le Doc del Lambrusco sono ben otto e le più conosciute ed apprezzate sono sicuramente il Lambrusco di Sorbara e il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro oltre a tre igt. Nelle nostre innumerevoli degustazioni di vini, a riguardo del Lambrusco conoscevamo molto bene i prodotti di Cantina della Volta e di Paltrinieri perché presenti spesso a varie altre manifestazioni ma ci mancava una bella carrellata di tutto quello che ci eravamo perso sino a quel momento, così grazie a questa straordinaria manifestazione abbiamo avuto modo di degustare molte altre cantine con tante belle sorprese tra cui: la riscoperta in larga scala di un lambrusco con un gusto molto genuino con residui zuccherini relativamente bassi, il graduale ritorno dei rifermentati in bottiglia e degli ancestrali e infine se pur timidamente la presenza di qualche pioniere dell’agricoltura biodinamica in un mondo quello del Lambrusco che forse non é ancora pronto a recepire. Come sempre vi elenchiamo le nostre degustazioni e i nosti voti, con qualche bella foto dell’evento:
Lusvardi Wine:
Grato – Lambrusco Emilia igp, salamino+grasparossa, rif. in bottiglia, (7)
Lusvardi Rosé – Lambrusco Emilia igp, salamino, charmat, (7-)
Senzafondo – Lambrusco Emilia igp, salamino+grasparossa, charmat, (6,5)
Az. Agr. Bini Denny Podere Cipolla: (az. biodinamica)
Ponente 270 – Lambrusco Emilia igp, grasparossa+salamino+altri, rif. in bottiglia, (7-) note amare, in bocca corposo potente
Lini Oreste e Figli s.p.a.:
Lambrusco Scuro Lini 910 – Lambrusco Emilia igt, salamino santa croce+ancelotta, charmat, (7+) bocca ampia fruttata
Lambrusco Rosé Lini 910 – Lambrusco Emilia igt, salamino santa croce+sorbara, charmat lungo, (7) profumo di fragola
Gran Cuveè di Lambrusco metodo classico Lini 910, 24 mesi sui lieviti, salamino, (8) notevole
Az. Agr. Vittorio Cottafavi:
Terre Basse – Lambrusco Emilia igt, salamino, charmat, (7)
Albe e Nebbie – Lambrusco Emilia igt, salamino+marani, charmat, (7-)
Latum – Lambrusco Emilia igt, marani vinif. in bianco, ancestrale, (7-)
Az. Vitivinicola Fattoria Moretto:
Monovitigno – Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop, grasparossa, (7-)
Tasso – Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop, grasparossa, (6,5)
Semprebon – Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop, grasparossa, residuo zucch. 23gr/l amabile, (7-)
Tenuta Vandelli:
Rosso del Bacino – Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop, grasparossa, (7-)
Rosa del Bacino – Spumante Rosé di Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop, grasparossa+salamino, (7-)
Podere Fiorini:
Corte degli Attimi – Lambrusco di Sorbara doc, rosato, vigna vecchia, (6,5)
Terre al Sole – Lambrusco Grasparossa doc, charmat, (7-)
Vigna del Padre – Lambrusco di Sorbara doc, rosato, rif. in bottiglia, (7)
Paltrinieri:
Leclisse – Lambrusco di Sorbara doc, rosato, charmat, (7)
Piria – Lambrusco di Sorbara doc, rosato, charmat, (7+) bel profumo ottimo
Solco – Lambrusco dell’Emilia igp, salamino, (7,5) ottimo
Cantina della Volta:
Brutrosso – Lambrusco di Modena doc, metodo classico 9 mesi sui lieviti, sorbara, (7+)
Rimosso – Lambrusco di Sorbara doc, rif. in bottiglia col fondo, rosato, (7,5) notevole
Terraquilia:
Falcorubens col Fondo – Lambrusco dell’Emilia igp, grasparossa, ancestrale, (6,5)
Falconero Zero – Lambrusco dell’Emilia igp, grasparossa, met. classico, (6+)
Falconero Riserva 24 mesi – Lambrusco dell’Emilia igp, grasparossa, met. classico, (6,5)
Cantina di Carpi:
923 Terre della Verdeta – Lambrusco di Sorbara doc, (7-)
903 Terre dei Pio – Lambrusco Salamino di Santacroce doc, (7)
946 Corte del Poggio – Lambrusco Mantovano doc, ruberti, (7-)
Az. Agr. San Paolo:
SanPaolo – Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc, met. classico 18 mesi sui lieviti, (7,5) notevole
Lunanera – Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc, ancestrale, (7) bel profumo, in bocca profondo particolare
Cleto Chiarli:
Lambrusco del Fondatore – Lambrusco di Sorbara doc: met. classico 36 mesi sui lieviti, (7,5) notevole
Vigneto Cialdini – Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc: charmat, (6,5)
Rosé de Noir – igt, grasparossa+pinot nero, charmat, (7)
Marchesi di Ravarino:
Baby Magnum – Lambrusco di Sorbara doc, ancestrale, (7+)
Magnum – Lambrusco di Sorbara doc, ancestrale, (7,5) profumo fantastico
Cantina Zucchi:
Rito – Lambrusco di Sorbara doc, vendemmia anticipata, charmat, (7)
Infondo 2016 – Lambrusco di Sorbara doc, rif. in bottiglia, (8-) ottimo
Etichetta Bianca – Lambrusco di Sorbara doc, charmat (7) equilibrato
Vinicola Negri:
Menalca – Lambrusco Mantovano doc, salamino+sorbara, met. classico 24 mesi sui lieviti, (6,5)
Rigoletto – Lambrusco Mantovano doc, ruberti+salamino+ancellotta, charmat, (7-)
Mopso – Lambrusco Mantovano doc, met. classico 30 mesi sui lieviti, (7)
Az. Agr. Fondo Bozzole:
Incantabiss – Lambrusco Mantovano doc, ruberti, charmat, (6+)
Giano – Lambrusco Mantovano doc, salamino, charmat, (6,5)
Cocai – vino spumante rosato igt, charmat, (6+)
Cantine Giubertoni:
Lambrusco Mantovano “G” – Lambrusco Mantovano doc, charmat, (6-)
Bel Angelin – Lambrusco igp, ancestrale, (6,5)
Zero – Lambrusco igp, charmat, senza solfiti, (6)
Az. Agr. Villa Picta:
Folium – spumante extra brut, ruberti, met. classico 20 mesi sui lieviti, (7)
Villa Picta – Lambrusco Mantovano igp, ruberti, ancestrale, (7-)