Rosso Morellino 2019 a Scansano (GR). ev-19
Lunedì 13 maggio, seconda edizione di Rosso Morellino, una splendida manifestazione per promuovere il re del territorio, il Morellino di Scansano, ma anche tanti altri prodotti tipici come l’olio, il formaggio, il pane, i salumi e la carne. Una giornata proficua e ben organizzata che il Consorzio del Morellino ha voluto promuovere con impegno e a nostro avviso con grandi risultati. Quest’anno il tema é stato l’Ambiente con una tavola rotonda al mattino che vedeva esperti nazionali ed internazionali confrontarsi sul tema del cambiamento climatico in relazione al settore agroalimentare e turistico, a seguire un ricco buffet con prelibatezze del territorio, in programma anche due masterclass con il giornalista e degustatore Filippo Bartolotta e naturalmente i banchi delle 40 aziende vinicole presenti per far degustare in anteprima il Morellino annata 2018 e la Riserva 2016, oltre ad altre annate a discrezione, insomma un bellissimo evento da segnare sicuramente in agenda anche per il prossimo anno. Il Disciplinare di Produzione del Morellino di Scansano prevede la produzione basata su uve di “Sangiovese”, integrate fino ad un massimo del 15% con altre uve rosse, come i tradizionali “Canaiolo”, “Ciliegiolo”, “Malvasia”, “Colorino”, “Alicante”, e più di recente anche con “Merlot”, “Cabernet”, “Syrah”, ed altri vitigni internazionali. Le tipologie previste sono due: “Annata” quindi un vino giovane di pronta beva che può essere messo in commercio già dalla primavera successiva alla raccolta delle uve, e la tipologia “Riserva” un vino strutturato, più complesso, che deve invecchiare almeno due anni di cui uno in legno. A questo giro abbiamo trovato sempre vini piacevoli e ben fatti, ma ancora molto “industriali” passateci il termine e chimicamente corretti anche se ormai molti hanno certificazione biologica, ci sarebbe piaciuto trovare più frutto per i vini annata e qualche espressione più marcata più intensa per le riserve, anche rischiando di sentire piccoli difetti o vini poco equilibrati ma più espressivi, invece la tendenza per la maggior parte delle aziende ma non per tutte, é sempre quella di fare numero di bottiglie, invece di cercare altro, sicuramente per il Morellino il mercato é sempre forte e non c’é ancora questa esigenza di cercare coltivazioni biodinamiche o tecnologie nuove di vinificazione, come anfora, clavier o altro, ma con il tempo siamo sicuri che anche qui si riuscirà a cambiare strategia di produzione, così come é avvenuto a Montalcino e in piccola parte nel Chianti Classico. Delle belle espressioni di frutto per la tipologia annata l’abbiamo ritrovate per il More 2017 dell’azienda Monterò e per il Morellino 2018 di Podere Casina, non a caso entrambi vinificati in cemento, invece per le Riserve ci hanno colpito il Montianvecchio Riserva 2015 dell’azienda Montecivoli e il Colli dell’Uccellina Riserva 2015 di Cantina La Selva, entrambi affinati in tonneaux usati, con note interessanti al profumo e in bocca, oltre ovviamente ad altri vini ben fatti come potete vedere dalle nostre votazioni qui sotto. Ovviamente i vini sotto elencati sono tutti Morellino di Scansano e dove non specificato l’uvaggio si intende prodotto con il 100% di sangiovese, buona lettura:
Az. Agr. Roccapesta:
Ribeo 2018 – 93% sangiove e 3% alicante, (6+)
Roccapesta 2016 – 94% sangiovese e 4% ciliegiolo, 12 mesi di botte, (6,5)
Calestaia Riserva 2013 – 24 mesi di botte, (7-)
Az. Santa Lucia:
A’Luciano 2017 – 90% sangiovese e 10% alicante, (7) bel profumo e sapore
Torre del Moro 2017 – 12 mesi di barrique (7+)
Torre del Moro Riserva 2015 – 24 mesi di doppia tonneaux, (7+)
Belguardo:
Bronzone Riserva 2016 – 24 mesi di cemento e 12 mesi di barrique, (7)
Cantina La Selva:
Morellino 2018 – 90% sangiovese e 10% merlot, (6,5) molto giovane
Colli dell’Uccellina Riserva 2015 – 85% sangiovese e 15% merlot, 12 mesi di tonneaux, (7+)
Castello di Montepò (Jacopo Biondi Santi):
Morellino 2017 – 95% sangiovese e 5% cab. sauvignon, 8 mesi di barrique, (7,5)
Celestina Fé:
Morellino 2015 – (7)
Col di Bacche:
Morellino 2017 – 90% sangioves e 10% tra merlot, syrah e cab. sauvignon, acciaio, (7) note interessanti
Rovente Riserva 2015 – 90% sangiovese e 10% syrah, 12 mesi di botte, (7+)
Conte Guicciardini – Massi di Mandorlaia:
Carbonile 2017 – (6,5)
I Massi 2016 – 85% sangiovese e 15% alicante, (7-)
Mandorlaia Riserva 2015 – 85% sangiovese e 15% tra merlot, cab.sauvignon e alicante, 24 mesi di botte, (7)
Erik Banti:
Spineto 2018 – 85% sangiovese e 15% tra merlot e cab. sauvignon, (7-)
Spineto Bio 2016 – 90% sangiovese e 10% tra petit verdot e cab. sauvignon, (7+)
Ciabatta Riserva 2016 – 90% sangiovese e 10% altri, 16 mesi di tonneaux, (7+)
Fattoria Acquaviva:
Nero 2016 – 85% sangiovese e 15% tra alicante, malvasia e syrah, 12 mesi di botte, (6,5)
Nero 2007 – 85% sangiovese e 15% tra alicante, malvasia e syrah, 12 mesi di botte, (7-) colore granato
Bracaleta Riserva 2013, 18 mesi di tonneaux, (6,5) tappo imperfetto Bracaleta Riserva 2007, 12 mesi di tonneaux, (7)
Fattoria Le Pupille:
Morellino 2018 – 85% sangiovese, 10% alicante e 5% ciliegiolo, (7-) equilibrato
Morellino Riserva 2016 – 90% sangiovese e 10% cab. sauvignon, 15 mesi di botte di slavonia, (7) legno presente ma ben integrato
Frescobaldi – Tenuta Ammiraglia:
Santa Maria 2017 – 85% sangiovese e 15% cab. sauvignon, acciaio, (6+)
Pietraregia Riserva 2015 – 85% sangiovese, 10% ciliegiolo e 5% syrah, 24 mesi di barrique, (6,5)
La Mozza (Bastianich):
I Perazzi 2016 – 85% sangiovese e 15% tra syrah, alicante e ciliegiolo, 8 mesi tra barrique e tonneaux, (7+) profumo elegante bocca con finale amarognolo
Montecivoli:
Morellino 2016 – 90% sangiovese e 10% alicante, 10 mesi di barrique usate, (7+) buono
Montianvecchio Riserva 2015 – 100% sangiovese, 24 mesi di tonneaux, (7,5) note scure in bocca
Monterò:
More 2017 – 100% sangiovese, cemento, (7) note di pera matura fruttato
Podere 414 di Simone Castelli:
Podere 414 2016 – 85% sangiovese e 15% tra alicante, ciliegiolo e syrah, 12 mesi di tonneaux, (7,5)
Podere Casina:
Morellino 2018 – 85% sangiovese e 15% syrah, cemento, (7+) note fruttate buono
Poggio Brigante:
Poggio Brigante 2018 – 100% sangiovese, (6-) non ancora pronto
Arsura 2016 – 95% sangiovese e 5% colorino e canaiolo, 18 mesi di barrique, (7+) buono
Poggio Maestrino e Spiaggiole (Rocca di Castagnoli):
Spiaggiole 2017 – acciaio, (7) profumi particolari
Maestrino 2016 – acciaio, (7)
Suberli:
Suberli 2017 – 85% sangiovese, 10% malvasia e 5% alicante, 10 mesi di tonneaux, (7-) note dolci
Suberli 2016 – 85% sangiovese, 10% malvasia e 5% alicante, 10 mesi di tonneaux, (7)
Suberli Riserva 2015 – 85% sangiovese e 15% malvasia nera, 24 mesi di tonneaux, (7-) note dolci
Terenzi:
Morellino 2017 – 90% sangiovese e 10% syrah, (7-)
Purosangue 2015 – 100% sangiovese, 12 mesi di botte, (7-)
Madrechiesa Riserva 2014 – 100% sangiovese, (7) buono
Terre dell’Etruria (consorzio agricolo):
Giogo 2018, 85% sangiovese e 15% ciliegiolo, (6-) troppi aromi
Antico Borgo 2017 – (6-) troppo “frutto” al palato
Val di Toro:
Reviresco 2017 – 100% sangiovese, 6 mesi tonneaux, (7-)
Reviresco Riserva 2016 – 100% sangiovese, 6 mesi di cemento e 12 mesi di tonneaux, (7-)